Come sono cambiate le sale gioco per le riaperture e quali saranno i trend del settore, online incluso? A rispondere è Paolo Gioacchini, Ad di Gmg Games e G Planet.
Da oggi, 21 giugno, con l’ingresso in “zona bianca” anche nelle Marche le attività di gioco tornano in attività, come in tutte le altre regioni italiane (Valle d’Aosta e provincia di Bolzano escluse).

Un traguardo accolto con entusiasmo dagli operatori del comparto, forti di un impegno per garantire il ritorno in sicurezza della clientela nelle sale e nelle altre location che non è mai cessato fin dalla primavera del 2020, nonostante il succedersi dei provvedimenti governativi che hanno di fatto bloccato il settore per oltre 300 giorni.

Fra quelli che non si sono mai fermati, e, anzi, hanno gettato il cuore – e l’ingegno – oltre l’ostacolo c’è G Planet, brand delle gaming hall ideato e creato grazie alla professionalità e all’esperienza cinquantennale di una delle più affermate aziende italiane dell’intrattenimento: la Gmg Games.

A raccontare la “preparazione” alla riapertura è l’amministratore Paolo Gioacchini, “Abbiamo cercato di cogliere quelle poche ‘opportunità’ offerte dal lockdown per fare tutte quelle cose che in condizioni ‘normali’ spesso non c’è tempo di fare. A cominciare da un’ulteriore formazione del personale, con i corsi resi obbligatori dalla legge regionale delle Marche sul contrasto al Gap, ma non solo. Dopo un sondaggio fra i nostri dipendenti, per capire quali conoscenze e competenze avrebbero voluto approfondire, abbiamo organizzato degli incontri non solo professionali, ma anche sulle relazioni, la gestione dello stress, motivazionali e sull’autostima, che tornano utili anche nei rapporti con le persone, e non solo nel lavoro. È stata un’occasione preziosa, anche per rivederci e tenere alto l’umore”, rimarca Gioacchini.
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Di pari passo, è stato “aggiornato tutto il materiale operativo aziendale, la modulistica, il codice etico, le procedure”.

Ma il fulcro di questo rinnovamento favorito dalle circostanze è stato il “restyling” delle sale del Gruppo. “Oltre ai normali lavori di manutenzione, nel rispetto dei protocolli anti-Covid abbiamo ridiviso e rivisitato gli spazi delle nostre gaming hall, garantendo fra gli apparecchi il maggior distanziamento possibile, e ovviamente tracciando i percorsi che si debbono seguire una volta entrati e segnalando gli accessi.
Poi, abbiamo concepito un diverso modo di svolgere l’abituale somministrazione di cibi e bevande.
Quanto alla sanificazione, già prima del Covid nelle nostre location avevamo il gel per le mani. Poi abbiamo introdotto una innovazione che di sicuro possono vantare in pochi: dei tappeti che sanificano le suole delle scarpe in tutte le sale, credo che li abbiano solo la Ferrari e le strutture sanitarie. Un plus che non figura nei protocolli, ma l’abbiamo adottato lo stesso, per dare ai nostri clienti un senso di pulizia e sicurezza ancora maggiore”, prosegue l’amministratore.

Di fronte a tutto questo, sorge spontaneo domandarsi se si tratta di cambiamenti temporanei o destinati a restare per sempre. “Non ho mai puntato sulla quantità, sia per il numero delle sale sia per gli apparecchi installati (oggi le G Planet gaming hall sono 14, con una media di 30 apparecchi, Ndr), ma sulla qualità”, evidenzia Gioacchini. “Qualità significa riqualificazione dell’offerta a 360 gradi, con una distribuzione più ragionata, qualificata e qualificante”.

Quanto ai nuovi trend del futuro per il settore, alla luce dei cambiamenti delle abitudini dei giocatori indotti dalla pandemia, l’Ad è convinto che “un operatore di gioco dovrebbe puntare ad evidenziare ancora di più il valore aggiunto di una sala o di un’agenzia, l’atmosfera che c’è al suo interno, la possibilità di socializzare, che nessun altro luogo di gioco può darti. Credo che sia fondamentale concentrarsi su questo, specie per le sale di alto livello. Chi torna al fisico lo farà perché vuole vivere un’atmosfera che non trova altrove, l’eleganza, il layout, il servizio, perché cerca un’esperienza che nessun gioco telematico può darti, parlare con i vicini di sgabello o il personale di sala, vivere un momento di evasione, svago. Altrettanto importante per un operatore di gioco che guarda al futuro sarà riuscire ad assecondare tutte le richieste del giocatore, comprese quelle che sono emerse nell’ultimo anno. L’ovvio riferimento è all’online, per il quale abbiamo lanciato Giocondabet, concessionaria di Stato. Un ‘progetto’ aperto anche ad altri operatori, per dargli ancora più forza, nella logica di offrire il più possibile. Penso che oggi non concedere opportunità a chi vuole giocare online sia quantomeno rischioso. Bisogna stare al passo coi tempi e con l’evoluzione del mondo, il cambio delle abitudini – velocizzato anche dalla pandemia – e il progresso, una componente che ha sempre contraddistinto e sempre contraddistinguerà il nostro settore”.

Fonte articolo Gioco news -> https://www.gioconews.it/cronache/70-generale20/67900-gioacchini-g-planet-gioco-innovazione-e-qualita-per-ripartire